(18/12/2020)
Cos’è il piede del pellegrino? È un’incisione medievale a forma di suola che rammenta il cammino del cristiano, ma rimanda anche alle orme del Cristo in Santa Maria in Palmis a Roma (Chiesa del Domine Quo Vadis).
L’immagine è stata incisa in Santa Maria d’Arabona (Manoppello), in Santa Maria della Catena (Chieti, Madonna delle Piane) e alla Madonna del Carmine (Chieti, La Civitella). Lupus in fabula, in quest’ultima chiesa è dipinta una cacciata di Lucifero del pittore tetide Donato Teodoro (1739), che ben s’annoda al discorso sulla antropomorfizzazione del divino. I simboli di cui si narra, assieme a tanti altri, sono posizionati sulle soglie dei delubri, cioè sul limite tra l’ordinario quotidiano e lo straordinario di ciò che è sacro, “separato”.
Chi ha scolpito la sagoma dei sandali ha voluto unire le due città, perché Manoppello è Alterum Teate (un’altra Chieti), in quanto etnicamente marrucina e da sempre in diocesi teatina. Le tre chiese sono tutte dedicate alla Vergine e sono tutte duecentesche; sono inoltre situate simbolicamente su tre alture, luoghi divini per eccellenza. Santa Maria de Civitellis domina essa stessa la collina di Teate in quanto posizionata sull’acropoli preistorica, italica e romana.
Cistercense la prima, celestina la terza, misteriosa invece la paternità di Madonna delle Piane, nella doppia accezione di ciò che non è conosciuto e di ciò che più semplicemente “riguarda i misteri”; datata 9 dicembre 1711, l’interessante memoria che narra della tavola con la Madonna che regge una catena di ferro (“celeste Immagine”), contiene volutamente un anacronismo e connette le Piane al Volto Santo mediante la dicitura “Non si trova Pittore…”.
“Ara” in latino significa “altare”, quindi Arabona è l’altare della dea Bona; la zona di Madonna delle Piane è l’antica Colle dell’Ara, quindi genericamente Colle dell’Altare (al Dio sconosciuto?). La zona della Civitella fu ribattezzata Colle di Marte dai Celestini per chiudere il cerchio della classicità dei toponimi.
Il perché dello schema? Solo se si crede alla domanda si nutrirà il dubbio nelle risposte.