Un tempo Garibaldi e Mazzini hanno lottato per la Patria: ed erano di sinistra. Oggi chi tifa per la Patria è di destra. L’Europa, quando è nata era di destra (la sinistra era internazionalista), oggi è la pietra angolare per ogni dichiarazione di sinistra.
L’atlantismo era una ideologia riservata agli interclassisti di destra che hanno ricostruito l’Italia del dopoguerra, oggi è la dichiarazione propedeutica per ogni governo di sinistra.
Il federalismo è di sinistra, di destra e di sinistra a seconda di chi è al Governo e chi all’opposizione.
La destra all’inizio era Padana, poi si è allargata anche all’Italia; da oggi è stata sempre con l’Europa.
Il debito pubblico era di sinistra quando La Malfa (Ugo) si batteva per contenerlo, adesso è di destra se al Governo ci siamo noi.
All’inizio l’ecologia era un modo per distogliere lo sguardo dalla lotta di classe; adesso la lotta di classe la “combattono” solo i pensionati che passano il tempo a vascheggiare a Corso Umberto.
Oggi la differenza tra destra e sinistra passa per la chiusura alle 22 oppure alle 23 dei bar e ristoranti. Passa per Conte oppure Draghi; passa per il superamento o meno della soglia di cinquecentomila vaccini al giorno.
Oggi chi è di sinistra è per la limitazione della velocità delle auto, chi è di destra è per la libertà di accelerare.
E la tecnologia: quella chi ci obbliga a fare quasi tutto quello che dobbiamo fare, è di destra oppure di sinistra?
Nessuno sa più se il “progresso” ci avvicina alla Giustizia (come speravano quelli di sinistra), oppure agli Affari (come hanno saputo da sempre quelli di destra).
Sembra che tra il “Bene” e il “Male” non ci sia quasi più nessuna differenza; dipende solo da chi parla: se è dei nostri allora è bene, se è dei loro è male.
Così ogni giorno ci tocca rifare i conti per sapere quello che dobbiamo dire. Vorremmo abitare tutti nel campo del bene, ma non c’è più nessun libro sacro che ce lo sappia indicare.
Forse un giorno la differenza tra destra e sinistra sarà tra chi sceglierà il vinile e chi il CD; tra chi sosterrà il valore degli asparagi coltivati e chi per quelli al naturale.
Ci sarà sempre iniquità sociale (se continua così è destinata ad aumentare) , ma la politica non riesce a competere con le multinazionali: è troppo impegnata con l’apparato!
E se nonostante tutto qualcuno volesse continuare a separare come un tempo gli uomini di sinistra da quelli di destra, sappia che oggi non è più possibile: quello che affermano la mattina, è già cambiato la sera. Dicono una cosa, ma stanno già pensando alla soluzione opposta. Più che all’essere di Parmenide, la politica si avvicina sempre al divenire di Eraclito: tutto cambia; non si entra due volte nella stessa affermazione. E se qualcuno è fedele al passato, al futuro o al cielo , la pagherà cara!