Collana: Pigmalione
Numero collana: 1
Formato: 15 x 21
Pagine: 192
Prezzo: € 16,00
ISBN: 978–88–32115–07–9
Uscita: Settembre 2019
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Figura di spicco dell’arte italiana del Novecento, Filippo de Pisis (Ferrara, 1896 – Brugherio, 1956) trascorre nella Parigi degli anni Trenta un periodo di grande splendore dal punto di vista sia personale, che professionale. Da qualche anno ha lasciato l’Italia, dove il suo piglio estroso, il modo originale di vestire, lo slancio verso la nuova arte metafisica, gli avevano impedito di raggiungere il successo. E in Francia ha scoperto la vita libera, fatta di incontri con personaggi pieni di idee, di avventure amorose, di sperimentazioni artistiche che vogliono superare la grande pittura dell’Ottocento. Così de Pisis conosce una vera e propria esplosione creativa, che lo porterà a straordinari riconoscimenti da parte del pubblico e della critica. Il diario riprodotto, trascritto e analizzato da Chiara Strozzieri riguarda proprio questo momento felice: l’artista vi espone le sue teorizzazioni sulla pittura moderna, sul colore, sullo stile di vita innovativo che solo una città aperta come Parigi è in grado di recepire. Non mancano poi le riflessioni sull’amore, quello cercato per le strade e fatto di brevi incontri con giovani che diventano protagonisti dei suoi quadri e degli schizzi presenti nel diario. Lo studio puntuale di questi disegni, che affrontano i principali temi depisisiani, e della scrittura intima dell’artista, rappresenta, a dire di Sibylle de Mandiargues, pronipote di de Pisis e autrice della prefazione al testo, il principio di un nuovo e doveroso filone di approfondimento della complessa personalità del maestro ferrarese.
Chiara Strozzieri è una storica dell’arte, laureata presso l’Università degli Studi dell’Aquila e specializzata in beni storico-artistici presso l’Università degli Studi di Udine. Come critico d’arte ha redatto saggi per diverse case editrici e curato oltre cinquanta mostre in luoghi di prestigio quali l’Istituto Italiano di Cultura a Vienna, il Vittoriano a Roma e il Collegio Raffaello di Urbino. È stata membro di commissioni giudicatrici per importanti rassegne nazionali. Da giornalista ha collaborato con diverse riviste italiane. Attratta dal mondo della pubblicità, ha conseguito anche una laurea in tecnica pubblicitaria presso la Lumsa di Roma ed è stata copywriter per importanti brand, quali Ford e Lexus. Ha partecipato attivamente a due movimenti artistici, l’Iperspazialismo e l’Esasperatismo, tenendo conferenze in tutta Italia e redigendo saggi critici, editi, tra gli altri, dall’Istituto italiano per gli studi filosofici di Napoli. Dal 2015 si è spinta oltre i confini nazionali trasferendosi per un breve periodo tra Philadelphia e New York. Qui ha arricchito le proprie conoscenze con un programma intensivo di lingua inglese presso l’Università della Pennsylvania e intervenendo a dibattiti su temi di attualità quali le leggi americane sulla detenzione delle armi e la pena di morte. Da sempre ama ampliare la propria visione dell’arte con un crogiolo di esperienze, che matura nei frequenti viaggi, soprattutto negli Stati Uniti, in Giappone e Vietnam. In Italia ha vissuto a Pescara, Roma, Udine e Venezia, e questo studio su Filippo de Pisis è il frutto di un tirocinio svolto presso la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e per le province di Belluno, Padova e Treviso.
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