SCHEDA TECNICA
Collana: Fuori collana
Formato: 15 x 21 – brossurato
Pagine: 162
Prezzo: € 16,00
ISBN: 9791281202443
Uscita: 27 settembre 2024
Collana: Fuori collana
Formato: 15 x 21 – brossurato
Pagine: 162
Prezzo: € 16,00
ISBN: 9791281202443
Uscita: 27 settembre 2024
con IL MIO DIARIO DI GUERRA
a cura di Massimo Pamio
Vengono qui ripubblicati due testi che costituiscono un documento storico, letterario e umano di primaria importanza. L’autore è Benito Mussolini, una delle personalità più importanti della storia del Novecento italiano. Si tratta di stralci di scritti autobiografici: de La mia vita, iniziata a scrivere il 4 dicembre 1911, brevemente interrotta e ripresa il 24 febbraio 1912, e de Il mio diario di guerra (1915-1917), pubblicato nel febbraio 1923 edulcorato in alcune sue parti.
Le autobiografie, si sa, nascondono, più che rivelare, oppure mettono in luce o esagerano aspetti ad usum Delphini, e perfino inventano vicende mai accadute: spetterà al lettore attento separare la finzione dall’immaginazione, soprattutto in questo caso, se è vero che fin da giovanissimo Benito Mussolini dimostrò un carattere ambizioso, spavaldo, prepotente, contorto e tormentato. Il testo, affascinante e vivido, specie nei racconti dell’infanzia, rivela le doti d’una personalità non comune, (che lo storico Franzinelli ha definito borderline), quella d’un fanciullo respinto ed emarginato dalla società per il suo temperamento acceso e bistrattato per le umili origini, che già medita rancorosamente il proprio riscatto. In queste pagine si possono rintracciare le native ragioni di quella che sarà una drammatica, tragica esistenza.
(…)
Ricordo il nome di parecchi compagni di scuola che ho ritrovati molti anni dopo nella vita. Di parecchi non ho avuto più notizie. Non eravamo che sedici o diciassette alunni. Debbo ricordare fra i tanti certo Giunchi, che a metà dell’anno scolastico emigrò colla famiglia alla Spezia e che non ho più incontrato. Egli mi mise in relazione con sua cugina, certa Elena Giunchi, figlia di un oste, bambinella della mia età. Ciscrivemmo alcune innocentissime lettere d’amore…. Il bidello della scuola, tal Zoli, era un vecchio cisposo, da una folta capigliatura incanutita dal tempo. Lo chiamavano Caronte. (…) Il 14 gennaio 1898 fui espulso dal collegio ed ecco perché. Quel giorno ero nello studio, occupato in un lavoro di computisteria. Un mio compagno, Dionesi Umberto di Rimini, mi scarabocchiò il foglio. Ne nacque un diverbio. Egli mi diede uno schiaffo. Io afferrai il temperino col quale stavo grattando la macchia d’inchiostro e gli vibrai un colpo. Lo colpii in una natica. Grande emozione.(…)
BENITO MUSSOLINI – presidente del Consiglio del Regno d’Italia dal 31 ottobre 1922 al 25 luglio 1943, nel gennaio 1925 assunse poteri dittatoriali. Dopo la guerra d’Etiopia, aggiunse al titolo di Duce quello di Fondatore dell’Impero e divenne Primo Maresciallo dell’Impero il 30 marzo 1938. Fu capo della Repubblica Sociale Italiana dal settembre 1943 al 25 aprile 1945.
Il curatore
Massimo Pamio, scrittore e saggista, si è interessato, di recente, di filosofia dell’arte in Sensibili alle forme. Che cos’è l’arte (2019), di archeologia neurocognitiva in Sentirsi sentire. Che cos’è il pensare(2020), di Gabriele D’Annunzio in tre studi, Le più belle poesie di Gabriele D’Annunzio e molto altro (2023), Chi era Gabriele d’Annunzio (2024, con Monica Ferri), Scritti dannunziani di Ramiro Ortiz (2024, con Riccardo La Rovere), di Francesco Paolo Michetti in Chi era Francesco Paolo Michetti (2024, con Monica Ferri), di Ugo Ojetti (in un’opera in corso di stampa).