SCHEDA TECNICA
Collana: fuori collana
Formato: 20×19
Pagine: 34
Prezzo: € 20,00
ISBN: 978-88-32115-95-6
Uscita: 2022
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Collana: fuori collana
Formato: 20×19
Pagine: 34
Prezzo: € 20,00
ISBN: 978-88-32115-95-6
Uscita: 2022
Bisandola come una profetessa del Nero, o forse come un Angelo che conosce la cecità […] dipinge ogni volta l’autoritratto di un cieco. Che cos’è l’opera di un pittore se non la memoria di un cieco?
(Massimo Pamio)
Greta Bisandola in questo catalogo raccoglie le opere dal 2020 al 2022. La curatela e i testi sono affidati a Massimo Pamio, che scrive: “Il volto è la faccia del visibile, ciò che ricorda in ciascuna creatura l’infinito dilatarsi dell’uno, sostiene Jean Luc Nancy (ne Il ritratto e il suo sguardo). La pittrice ne fornisce un’interpretazione gotica, ma anche monumentale: il volto bisandoliano è architettura e spazio, spazio eroico alla maniera donatelliana e del Mantegna, elemento che si ricava dalle pose dei personaggi ritratti (con il braccio destro alzato) che infondono movimento e dinamicità allo spazio drammatico del volto, spegnendo l’impianto altrimenti tragico della rappresentazione. I volti delle opere dell’artista sono provvisti di una massa, di una forza plastica: somigliano a sculture, capitelli sulla colonna del corpo, rischiano una certa asprezza, se non se ne ammorbidisse la forza plastica mediante una soluzione architettonica che deve trovarsi nel volto stesso, se lo si concepisce come continuità dello spazio pittorico dall’antico al presente senza soluzione di continuità: Bisandola continua a dipingere le immagini di Del Cossa, di Tura attualizzandone il messaggio, ovvero stabilendo un ponte tra chiuso e aperto, tra natura disegnata e natura immaginata, grazie anche all’uso di dettagli naturalistici. La tragicità delle forme antiche gotiche si stemperano nelle forme che restituiscono sembianze creaturali, fiori e meduse tra i Capelli. Capelli e pettinatura raffigurano l’acme e il contorno del rappresentato, ne disegnano il limite e la sintesi valoriale; il volto è una forma monumentale racchiusa da linee e segmenti ove finisce lo spazio di influenza del mondo. Il volto appare per definirsi come capigliatura, sfrangiatura, abito; veste i capelli e si cala nell’abito dei capelli, si completa e dissolve nella sua aureola, si compie come forma nella chioma. Il volto è la maschera dei capelli: la verità sta nella chioma, identità del volto, sua gloria e sua verità di protensione”.
Greta Bisandola (Monselice 1976), diplomata in grafica inizia la sua carriera di illustratrice nel 1996, collaborando con agenzie pubblicitarie e case editrici. Avvicinandosi sempre più alla pittura, dal 2006 comincia ad esporre le sue opere in sedi nazionali ed internazionali tra le quali Kunsthaus Tacheles (Berlino), Palazzo Durini (Milano), Museo Civico (Bassano del Grappa), Museo Diocesano (Padova), Museo Civico (Asolo). Entra a far parte con i suoi lavori del progetto The Bank Contemporary Art Collection.
Vive e lavora a Padova.
Massimo Pamio, saggista e poeta, Direttore del Museo della Lettera d’Amore, Cavaliere della Repubblica per meriti culturali, direttore editoriale di Edizioni Mondo Nuovo, ha pubblicato decine di volumi di critica letteraria, d’arte, e di poesia.