SCHEDA TECNICA
Collana: Rizomantica
Formato: 17×24, brossurato
Pagine: 96, foto a colori
Prezzo: € 20,00
ISBN: 9791281202368
Uscita: 2 febbraio 2024
Collana: Rizomantica
Formato: 17×24, brossurato
Pagine: 96, foto a colori
Prezzo: € 20,00
ISBN: 9791281202368
Uscita: 2 febbraio 2024
Nella seconda metà del XII secolo un monaco di nome Giovanni Berardi inizia la stesura di un manoscritto che oggi è ricordato come il Chronicon Casauriense: un racconto storico corredato da un’imponente raccolta di documenti riguardanti l’abbazia di San Clemente a Casauria, “quo nullum fere in tota Italia olim illustrius” – come la definì tre secoli fa il grande erudito francese Jean Mabillon. Seguendo il filo della narrazione del cronista Giovanni Berardi, con gli occhi, quindi, e il cuore di un uomo del Medioevo, il volume inserisce la microstoria dell’abbazia abruzzese e le sue alterne vicende nel quadro più generale della storia italiana ed europea dei secoli di passaggio tra primo e secondo millennio. Una storia contrassegnata dal succedersi frenetico di papi e imperatori, signori e dominatori, invasori e ribelli, sullo sfondo dei grandi cambiamenti sociali, economici e religiosi che a partire dal XIII secolo segneranno il crepuscolo del mondo medievale, decretando la fine dei grandi complessi monastici come organismi autonomi e autosufficienti.
Sergio Caranfa
Sergio Caranfa è stato per circa quarant’anni funzionario Storico dell’Arte dell’attuale Ministero della Cultura espletando la sua attività istituzionale presso la Soprintendenza per i Beni e le Attività Culturali dell’Abruzzo, con interessi, oltre che nel settore di sua specifica competenza, anche nel campo della storia
medievale abruzzese, in cui vanta numerosi studi e pubblicazioni. Si è occupato anche di agiografia pubblicando nel 2017 un libro sulla figura di San Domenico Abate, noto anche come San Domenico di Sora o di Cocullo (La vita e le opere di San Domenico Abate. Precisazioni e nuove ipotesi, Ianieri Edizioni, Pescara 2017), che ha ottenuto un lusinghiero successo di pubblico e di critica. Da molti anni è socio della Deputazione Abruzzese di Storia Patria e suoi articoli sono apparsi sul Bollettino.
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1 Comment
Un lavoro che Sergio avrebbe potuto già pubblicare in passato, se non ci fosse stato, e non solo per lui, un assurdo ostracismo.